Lavorare senza stress per vivere in equilibrio e con leggerezza
- Camilla Pizzoni

- 1 ott 2023
- Tempo di lettura: 9 min
Aggiornamento: 6 ott 2023
Poniamoci un obiettivo: lavorare senza stress per vivere con maggiore equilibrio, leggerezza e consapevolezza.
È ambizioso? Sì, ma lo stress è collegato al nostro benessere e possiamo riconoscerlo, capirlo ed eliminarlo attraverso buone pratiche da attivare nella quotidianità fino a farle diventare abitudini.
Il coaching può essere utile per comprendere e superare le dinamiche che sottendono allo stress da lavoro attraverso una profondo viaggio interiore.
Vediamo insieme come ridurre lo stress sul lavoro, quali sono le cause e in che modo riconoscerlo per prenderci cura di noi stessi.
Lavorare senza stress: il riconoscimento del ruolo
Come gestire lo stress? Analizzare la nostra attuale posizione lavorativa è un passaggio indispensabile per riconoscere il ruolo che ricopriamo nell’ambito professionale ed evitare di identificarci troppo in quella veste.
Capire chi siamo e, soprattutto, chi vorremmo essere è un passaggio fondamentale per iniziare a riconoscere noi stessi. Noi non siamo solo il nostro lavoro, siamo ben altro.
Se ci immedesimiamo troppo nella nostra posizione lavorativa e se restiamo connessi alle situazioni professionali è più facile che lo stress prenda il sopravvento: saremo sopraffatti dall’ansia da lavoro e faticheremo a liberarci dallo stress.
Riconoscere il ruolo non significa dare poca importanza al lavoro che stiamo svolgendo o evitare di assumere le responsabilità, ma vuol dire imparare a scoprire anche altre parti di noi.
Questa dinamica accade per tutti i ruoli: se ci comportassimo solo da figlie, figli, mogli, mariti, compagne o compagni, non potremmo apprezzare la nostra esistenza in altri contesti.
Quindi il primo passaggio da compiere per allontanare lo stress da ufficio è riconoscere il ruolo che ricopriamo nell’ambiente lavorativo, aziendale, imprenditoriale.
La gestione dello stress in azienda
Molte persone pensano che ci siano lavori più stressanti e lavori meno stressanti, ma lo stress non è un elemento correlato solo alla tipologia di mansione svolta: senza fare alcuna discriminazione, potremmo dire che qualsiasi lavoro è a suo modo stressante.
Senza dubbio, nell’ambito lavorativo le cause del troppo stress sono molteplici.
Quando non riusciamo a riconoscere i nostri bisogni e i desideri, lo stress sfocia nell’insoddisfazione professionale perché non siamo in grado di appagare le nostre necessità.
In questo periodo moltissime persone stanno cambiando o hanno cambiato il loro lavoro senza fare una scelta consapevole e senza analizzare le reali necessità, le esigenze che sottendevano al bisogno di cambiamento. Così, nonostante abbiano iniziato un percorso lavorativo in una nuova azienda, si ritrovano nella stessa situazione precedente e non riescono a risolvere la problematica dell’insoddisfazione.

Quali sono le cause dello stress lavorativo?
Oltre al mancato riconoscimento dei nostri bisogni, le cause dello stress nell’ambiente lavorativo sono correlate a molteplici fattori.
Le incombenze della quotidianità, i ritmi frenetici, le scadenze, ci assorbono talmente tanto da influire sul nostro atteggiamento: ricordiamoci però che i protagonisti della nostra vita siamo noi e non possiamo sempre farci trascinare da ciò che accade all’esterno.
Piuttosto, quando ci sentiamo sopraffatti, poniamoci delle domande: come ci stiamo comportando di fronte a ciò che accade? Stiamo subendo le situazioni o possiamo organizzarci meglio per superarle?
Vediamo insieme quali sono le cause più comuni dello stress sul lavoro.
Il sovraccarico lavorativo
Una delle prime cause di stress sul lavoro è rappresentata dalle richieste di titolari, superiori, colleghi che pretendono troppo da noi e chiedono di svolgere più mansioni in contemporanea. Magari loro hanno ritmi lavorativi differenti dai nostri: spesso sentiamo la necessità di rallentare e invece tutto intorno a noi corre veloce. La pressione sulle responsabilità aumenta, le scadenze strillano, il ritmo lavorativo è sempre più frenetico e in mezzo a questo turbinio di situazioni non riusciamo ad ascoltare noi stessi. Questo ci porta in una condizione di disequilibrio e a provare un forte stress.
La difficoltà nella gestione della vita personale e professionale
Fonte tipica di stress è l’incapacità di gestire la vita professionale e scinderla da quella personale per trovare equilibrio. È il caso delle persone che hanno sia una famiglia numerosa sia una vita lavorativa impegnativa: i compromessi e i sacrifici generano stress, e il fatto di non riuscire a dedicare tempo agli affetti come vorremmo ci rende insoddisfatti.
La mancanza di comunicazione
Non abbiamo più il tempo per comunicare e ascoltare.
Le difficoltà nella comunicazione potrebbero sfociare in stress: a volte lavoriamo in ambienti troppo stretti, chiusi, senza finestre che ci danno una sensazione di soffocamento.
Anche le relazioni che instauriamo sul lavoro sono a volte fonte di stress, soprattutto quando ci confrontiamo con persone irritanti, poco disponibili al dialogo, che sono sempre chiuse in se stesse: la mancanza di comunicazione genera malessere.
I dispositivi tecnologici
Se da un lato sono comodi e agevolano il lavoro, dall’altro le continue notifiche, le telefonate, le e-mail e l’iperconnessione sono fonti di stress da lavoro perché ci irritano. Per lavorare senza stress non dovremmo avere lo smartphone sempre sono mano.
Le cattive abitudini alimentari
Le abitudini alimentari sono fondamentali ed è ormai risaputo che l’intestino è il nostro secondo cervello, forse anche il primo.
Senza una corretta pulizia intestinale potremmo avere ripercussioni sullo stress: dobbiamo prestare attenzione a ciò che mangiamo e seguire una dieta ordinata ed equilibrata.
Persone che non rispettano i nostri spazi, colleghi “tossici” (non mi piace questo aggettivo, ma hai capito cosa intendo), dispositivi digitali, cibo spazzatura: ma perché dobbiamo dare agli altri la possibilità di influire sul nostro stato d’animo? Non permettiamo al prossimo o alle situazioni esterne di intaccare il nostro benessere, ma diventiamone responsabili.
Lo stress è un campanello di allarme
Come essere umani tendiamo a adattarci alle situazioni esterne e, senza rendercene conto, iniziamo ad avere alcuni sintomi fisici che provocano malessere.
A causa di una scarsa predisposizione dell’essere umano al cambiamento, viviamo in una situazione di stasi e di immobilismo che non ci permette di stare bene.
Da un punto di vista lavorativo possiamo sistemare l’agenda, organizzare meglio il nostro tempo, dare delle priorità ma, a volte, queste azioni non sono sufficienti per lavorare senza stress.
C’è solo una cosa da fare: iniziare a prenderci cura di noi stessi, a pensare di più a noi e al nostro benessere. Non credere che sia un atteggiamento egoista, anzi: è una necessità primordiale.
Lo stress non dipende tanto da quello che facciamo ma da come ci comportiamo rispetto a ciò che accade, come interpretiamo la realtà e quello che succede intorno a noi.
Se sei arrivata, arrivato, fino a qui oggi, significa che hai compiuto delle scelte che ti hanno permesso di acquisire un lavoro, creare una famiglia e costruire la tua vita. Hai fatto tutto da solo, sola. Questo vuol dire che sei anche in grado di superare le difficoltà e accogliere il cambiamento.
Lo stress è un campanello d’allarme che ci offre la possibilità di migliorare una situazione e cambiare qualcosa nella nostra vita.
Come possiamo renderci conto di essere stressati? Pressione arteriosa alta, battito accelerato, sensazione di ansia, notti in bianco.
Ascoltiamo lo stress e quello che ci vuole dire: potrebbe metterci di fronte ai nostri limiti e offrire l’opportunità di scegliere se superarli e cambiare.
Lo Stress sul lavoro e la legge del riflesso
Hai già sentito parlare della legge del riflesso o dello specchio?
Il meccanismo alla base è semplice: tutto ciò che entra nella tua vita e suscita emozioni, rispecchia una parte di te che non vuoi vedere.
Quando provi ammirazione per le qualità di un collega, significa che quelle qualità sono anche dentro di te. Al contrario, quando reagisci in modo negativo a un comportamento di una persona, è probabile che dovrai risolvere quel modo di essere. Il riflesso è la maniera più semplice per entrare in contatto con aspetti che non vediamo in noi stessi ma riconosciamo negli altri.
Chiediti: cosa posso migliorare di me? Cosa può essere fonte di benessere?
Questo passaggio è significativo per lavorare senza stress.
Un buon atteggiamento mentale per lavorare senza stress
L’atteggiamento mentale è fondamentale nella gestione dello stress e questo concetto lo sanno bene gli sportivi che reagiscono alle situazioni di sconforto attraverso la mindfulness.
A prescindere dalle nostre competenze sportive, possiamo comprendere meglio come rispondere a ciò che ci accade: qual è la qualità dei nostri pensieri? Che tipo di credenze abbiamo?
Per esempio, se siamo persone convinte di essere brave sul lavoro non troveremo mai collaboratori validi. Se non chiediamo aiuto ai colleghi perché pensiamo che farlo sia simbolo di debolezza e insicurezza, faticheremo a risolvere i problemi.
Il nostro comportamento sul lavoro è a volte fonte di stress, ma non ce ne rendiamo conto perché pensiamo che le cause siano solo esterne.
Il suggerimento che vorrei darti oggi è quello di stare su te stesso: abbiamo la possibilità di migliorare il nostro atteggiamento e lavorare su noi stessi per coltivare il nostro equilibrio interiore.
Per lavorare senza stress dobbiamo mantenere la calma nella mente.
Le situazioni stressanti portano spesso alla frustrazione, a provare sensi di colpa, a non agire. Le emozioni sono importanti e lo stress può causare due situazioni: le fa esplodere o le reprime.
Lo stress ha una natura emozionale e spesso, soprattutto nell’ambiente lavorativo, gli stai d’animo non sono contemplati. Certo, non è necessario condividere tutto ciò che proviamo, ma dobbiamo essere sinceri con noi stessi e sentire quali sono le nostre emozioni.
Durante le sedute di coaching mi rendo conto che le persone non riescono più a dare un nome alle emozioni: dicono di non stare bene ma non riescono a esprimere il tipo di emozione che provano.
Impariamo ad ascoltare il corpo, a dare un nome alle emozioni e ad accettare ciò che non possiamo controllare.
Lavorare senza stress: questione di chimica
Abbiamo visto come le situazioni esterne, ma anche il corpo, la mente e le emozioni possano essere fonte di stress.
Però per gestire lo stress è anche necessario comprenderne la natura biologica e la correlazione all’energia.
Da un punto di vista chimico, lo stress si manifesta con un innalzamento del livello del cortisolo, un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che regolano diverse funzionalità fisiologiche.
Il cortisolo è definito l’ormone dello stress: la produzione aumenta in quelle condizioni psico-fisiche che richiedono più energia, quando l’organismo è sottoposto a maggiore tensione.
L’ipotalamo produce un impulso del sistema nervoso e determina l’aumento della concentrazione nel sangue di grassi e l’incremento della glicemia. Insieme al cortisolo, vengono rilasciati nell’organismo anche adrenalina e noradrenalina. Questi tre elementi, combinati, comportano un aumento della pressione arteriosa, funzionale all’incremento di prontezza dei riflessi e al miglioramento delle prestazioni fisiche. Il corpo, terminata la fase di stress, si rilassa: un passaggio chiave che scongiura lo stato di esaurimento.
Quando il cortisolo aumenta troppo e non riusciamo a smaltirlo, iniziamo ad avere dei disturbi fisici:
· mancanza di concentrazione,
· aumento della pressione,
· senso di fatica costante,
· incrementi di peso,
· insonnia.
Grazie ai più recenti studi sull’epigenetica abbiamo l’opportunità di comprendere in che modo gestire l’ormone dello stress: i nostri geni sono sottoposti in continuazione allo stress ossidativo che provoca l’accorciamento dei telomeri, una sezione dei cromosomi responsabili dell’invecchiamento.
In pratica, lo stress agisce sul DNA e ci fa invecchiare prima. Cosa possiamo fare per vivere senza stress?

I rimedi per lavorare senza stress
Per contrastare il fenomeno dell’innalzamento del cortisolo ed eliminare lo stress e la stanchezza da lavoro, passiamo dall’Epigenetica all’Happygenetica e affidiamoci alle tecniche che ho appreso da Richard Romagnoli, prima fra tutte la terapia della risata, un’attività di cui sono Trainer che porta un reale beneficio se praticata con costanza, in abbinamento alla respirazione consapevole e al rilassamento, rimedi fondamentali per gestione dell'ansia.
Vuoi sperimentare una sessione gratuita?
Come combattere lo stress da lavoro? Vediamo quali soluzioni abbiamo.
Il movimento
Un’ottima soluzione per abbassare il cortisolo è muovere il corpo: se siamo in ufficio già dal primo mattino, la posizione statica è fonte di stress. Il cortisolo ristagna e il corpo ha bisogno di movimento: l’attività fisica è uno dei migliori antistress, anche se spesso è difficile avere il tempo e la voglia di muoversi.
Il corpo ha bisogno di stare all’aria aperta e di respirare ossigeno: è sufficiente una bella camminata al parco o ballare al ritmo della musica preferita. Ascoltare la musica sembra banale o scontato, ma aiuta tantissimo a sciogliere lo stress.
A volte è sufficiente iniziare con piccoli approcci alla nostra quotidianità che diventano nel tempo buone abitudini e si trasformano in uno stile di vita da perseguire.
La meditazione
La meditazione in generale e le attività di mindfulness aiutano moltissimo a diminuire lo stress sul lavoro: ti suggerisco di praticare la meditazione una volta al giorno per liberare la mente dalle tossine.
I rituali del mattino
Una mia buona abitudine? Quando mi sveglio, dopo i rituali mattutini ma prima di entrare in azienda ho imparato a pormi una domanda: Come sto?
Se non riesco a capire qual è il mio livello di energia, tendo a manifestare delle emozioni che non ho riconosciuto.
Spesso l’irritabilità è dovuta a un livello di stanchezza che abbiamo addosso e ci rende più fragili.
Ascoltiamo il nostro umore, il nostro stato d’animo, e comunichiamolo a noi stessi: l’ideale sarebbe poterne parlare sul posto di lavoro e avere un collega che ci chiede “Come stai?”, ma non sempre è possibile. Allora, prendiamo noi l’iniziativa per lavorare senza stress.
Il riconoscimento dello spazio vitale
Riconosciamo il nostro spazio vitale: ognuno di noi ne ha uno. Se apriamo le braccia e le allontaniamo dal corpo diamo una dimensione al nostro spazio vitale: tutte le persone, le cose e le situazioni che superano quel limite ed entrano nella nostra bolla hanno un impatto su di noi. Ciò che è oltre, non ci dovrebbe interessare.
Non possiamo essere contagiati dalle emozioni e dalle situazioni che non ci appartengono, altrimenti ci carichiamo di troppe responsabilità (fonte di stress). Tuteliamo il nostro spazio vitale senza portare a casa ciò che non ci compete e alimentiamolo di buona energia.
L’isolamento? Una pratica dannosa
Evitiamo di isolarci nell’ambiente di lavoro: l’isolamento è fonte di stress. Non possiamo chiuderci otto ore in ufficio per completare le nostre mansioni, altrimenti ci chiudiamo anche in noi stessi. Diamo spazio alle buone relazioni e creiamo occasioni di dialogo e confronto.
Parola chiave: leggerezza
Impariamo ad alleggerirci: lo stress ha bisogno di essere lasciato andare. Mi piace usare l’espressione “impariamo a prenderci meno sul serio”.
La pratica più facile da utilizzare in questi casi è la respirazione, per portare ossigeno dentro di noi e rilasciare l’anidride carbonica.
Purtroppo, diamo poca importanza alla respirazione, alle tecniche di rilassamento, e rischiamo di andare in affanno o avere il fiatone anche quando siamo seduti davanti al PC.
Quando siamo sul posto di lavoro, dedichiamo tempo alla respirazione: sono sufficienti tre minuti, ce lo possiamo permettere.
Come rilassarsi mentalmente e fisicamente? Rimaniamo seduti con la schiena eretta, le braccia appoggiate sulle gambe e poniamo attenzione al nostro respiro, all'aria che entra dal naso e all'aria che esce dalla bocca.
Con la consapevolezza possiamo trasformare un limite in un punto di forza: cambiare non significa rivoluzionare la nostra vita ma migliorarla.
La cura di noi stessi è importante: coltiviamo giorno dopo giorno il nostro equilibrio interiore, togliamo ciò che ci appesantisce, facciamo una pulizia esteriore e interiore, troviamo buone pratiche che possano renderci più leggeri.
Lo stress è sempre qualcosa al di fuori di noi.
Conosci meglio Te stesso e saprai gestire qualunque situazione stressante.









Commenti