Come pianificare per realizzare i tuoi obiettivi
- Camilla Pizzoni
- 22 feb 2024
- Tempo di lettura: 9 min

Come pianificare un’agenda? Come pianificare il proprio lavoro? Come pianificare le attività? Come pianificare una strategia aziendale?
Sono tantissime le domande che ci poniamo sulla pianificazione personale e professionale e, di solito, ogni questione è connessa alla realizzazione di uno o più obiettivi.
Siamo alla ricerca costante del metodo di pianificazione perfetto. Non solo ci chiediamo in che modo pianificare gli obiettivi o la produttività aziendale ma anche le piccole cose della quotidianità.
Cerchiamo risposte a:
· come pianificare un giro in bici?
· Come pianificare un percorso?
· Come pianificare un viaggio?
· Come pianificare una dieta?
C’è chi si chiede anche come pianificare le pulizie della casa, una campagna social o il Cammino di Santiago.
Insomma: la pianificazione delle attività è qualcosa che permea le nostre giornate ed è parte della nostra vita.
Oggi vorrei rispondere insieme a te a una domanda: perché è necessario pianificare? La pianificazione è un aspetto importante per ognuno di noi. Ci aiuta a superare le sfide, gli ostacoli e realizzare i nostri obiettivi.
Nell’articolo vediamo che cos’è la pianificazione dal punto di vista personale e come pianificare le attività per raggiungere i nostri scopi. Durante questo percorso potremmo incontrare limiti e ostacoli, ma sono gli aspetti di cui abbiamo bisogno per metterci in gioco.
Come pianificare al meglio
Lavorare in azienda mi ha permesso di comprendere un concetto importante: pianificare significa pensare al nostro benessere nel presente e nel futuro.
La pianificazione oggi è un tassello rilevante della crescita personale e professionale. Nonostante durante la pandemia abbiamo imparato a improvvisare e adattarci alle contingenze, non possiamo dimenticarci di pianificare.
Ci sono persone che di fronte alla parola pianificazione si spaventano: sono di solito le più creative, quelle che non hanno una mentalità da planner e faticano a vedere la pianificazione, la percepiscono come una gabbia.
Ci sono poi persone molto organizzate che amano la programmazione.
Tu a quale categoria appartieni?
Ognuno di noi contiene sia la personalità creativa, sia quella razionale: dobbiamo trovare l’equilibrio tra le due componenti per trarre un vantaggio dalla pianificazione e beneficiarne nel breve, medio e lungo termine.

Che cosa si intende con il termine pianificazione?
Treccani propone questa definizione di pianificazione:
“pianificazióne s. f. [der. di pianificare, ricalcato sull’ingl. planning]. – 1. In senso generico, formulazione di un piano o programma, spec. di carattere economico”.
Ma pianificazione è anche “il processo di riflessione sulle attività necessarie per raggiungere un obiettivo desiderato”, leggiamo su Wikipedia.
La pianificazione è un processo che prevede l’uso di un metodo (soggettivo) per realizzare uno o più obiettivi e, nei contesti aziendali, è composta da quattro step:
· programmazione (plan): l'impresa pianifica obiettivi misurabili;
· azione (do): si entra in azione, gli attori mettono in pratica il piano;
· controllo (check): l'imprenditore controlla e verifica il metodo attraverso analisi semplici ma accurate;
· miglioramento (act): è la fase del perfezionamento del metodo.
Possiamo prendere spunto da questo modello, adattarlo alle nostre esigenze personali e trovare il modo migliore per organizzare le azioni e realizzare gli obiettivi. Per pianificare al meglio abbiamo bisogno di un metodo.
La parola programmazione è un sottotitolo di pianificazione e ci aiuta a trovare obiettivi misurabili e raggiungibili per passare dalla teoria alla pratica.
L’elemento che porta al successo e alla realizzazione è proprio questo: il saper mettere in pratica.
Ognuno di noi dovrebbe trovare un metodo personale per qualificare la pianificazione, dare un valore aggiunto alla nostra giornata e ottenere il miglioramento desiderato.
Inizia ad avere un atteggiamento di umiltà nei confronti di te stesso, te stessa: serve a metterti in discussione e cominciare a lavorare sul concetto di cambiamento.
Quali sono i vantaggi della pianificazione?
La pianificazione ha molteplici benefici. Alcuni li riscontriamo nel breve termine, altri invece arrivano dopo anni.
Pianificare evita di disperdere tempo ed energie, ottimizza la produttività, favorisce l’organizzazione e, aspetto fondamentale, aiuta a sentirci a nostro agio, ad allargare la zona di comfort.
Attraverso la pianificazione abbiamo l’opportunità di ampliare il nostro ambiente famigliare e lavorativo e andare oltre al divano di casa o l’ufficio: piano piano ci sentiamo protagonisti del mondo e mettiamo al centro il nostro benessere.
La pianificazione rende ancora più comoda la zona di comfort perché l’aver pianificato evita situazioni di ansia e stress.
Chi arriva da una famiglia di agricoltori nella quale il lavoro è connesso all’andamento delle stagioni, sa bene quanto sia importante e vitale pianificare.
Semina oggi per raccogliere domani: non possiamo non pianificare. La pianificazione è un atteggiamento sano, corretto e saggio che ci permette di raccogliere i frutti del nostro lavoro.
Inoltre pianificare aiuta a prevedere ciò che possiamo organizzare al meglio e ci porta sempre in una condizione di vantaggio rispetto a chi non ha una visione strategica sul futuro.
La differenza tra buoni propositi e obiettivi
All’inizio di ogni anno, di solito, pensiamo alla lista dei buoni proposti e dei nostri desideri. Come insegna il detto “Anno nuovo, vita nuova” i primi giorni di gennaio siamo focalizzati su bellissimi obiettivi da conseguire entro l’anno e poi, all’Epifania, ce ne siamo già dimenticati. La lista dei buoni propositi finisce in un cassetto della mente e nulla cambia.
Se adesso, mentre leggi questo articolo, hai in mente una lista di buoni propositi per l’anno in corso, ti invito a scriverli subito su un supporto cartaceo.
Mettere su carta un pensiero ci aiuta a innescare la trasformazione e passare dall’idea astratta all’azione.
Possiamo anche fare un passo in più. Nel momento in cui comunichiamo il nostro buon proposito al compagno, compagna, alla famiglia, agli amici, amiche e colleghi, colleghe, prendiamo un impegno con noi stessi, stesse.
Finché il buon proposito resta nostro, possiamo anche dimenticarcene nel tempo. Ma quando lo dichiariamo al mondo rafforziamo la volontà nel raggiungimento dell’obiettivo: è una presa di coscienza e di coraggio.
La tipologia di obiettivo può riguardare molteplici aspetti della nostra vita: la crescita personale, la perdita di peso, la realizzazione di un progetto, l’avere più tempo per sé e per i figli/e, il migliorare la posizione economica. Ma anche iniziare un corso in palestra o frequentare la biblioteca del paese.
Che cosa dobbiamo fare per trasformare un buon proposito in un obiettivo raggiungibile?
Tutte le volte in cui scriviamo su carta un obiettivo, questo perde la sua connotazione di buon proposito.

Quando ci fermiamo e poniamo attenzione sul proposito individuato, attiviamo la nostra volontà nel realizzarlo e lo trasformiamo in un obiettivo, una ferma intenzione che nasce da noi e deve presupporre determinazione. Senza la nostra volontà nessun obiettivo si può realizzare.
Questo è un aspetto significativo nel coaching: potrei aiutare milioni di persone con consulenze infinite ma se la scintilla del cambiamento non parte da loro, dalla loro intenzionalità, nessun percorso di coaching può essere proficuo.
Qualunque cambiamento avviene quando ci sono la volontà e la determinazione per avviare la trasformazione.
Ti chiedo di fare un passo in più: tra i buoni propositi che hai scritto sul foglio di carta scegline uno a cui tieni in modo particolare. Il proposito scelto, per diventare obiettivo, deve rispondere al “IO VOGLIO”.
Non è un mi piacerebbe o vorrei, ma rappresenta una volontà intima che devi sentire dentro.
L’obiettivo funziona quando sottende un bisogno: se i due elementi sono connessi tra loro, la motivazione per raggiungerlo sarà chiara e definita perché appagherai una tua necessità.
Il tema dei bisogni è vasto: i nostri comportamenti sono dettati sempre da un bisogno e la comprensione di questa urgenza dipende dalla consapevolezza che abbiamo di noi stessi.
Più capiamo il bisogno, più definiamo l’obiettivo prima realizziamo i nostri desideri.
Perché abbiamo bisogno di pianificare
Il raggiungimento e la realizzazione di un obiettivo presuppongono l’avere un’eccellente pianificazione. Per questo prima di capire come pianificare dobbiamo passare da buon proposito a obiettivo e definire con chiarezza i traguardi da raggiungere.
Ma perché abbiamo bisogno di pianificare? Per superare alcuni limiti connaturati nel nostro modus operandi. Vediamo insieme i principali.
La mancanza di strategia
La mancanza di strategia e organizzazione limita il raggiungimento degli obiettivi: l’entusiasmo iniziale che abbiamo quando stiliamo la lista dei buoni propositi si spegne con facilità e in assenza di una pianificazione non riusciremo mai a finalizzare le nostre azioni.
Senza una direzione, senza una bandierina posta nel punto di arrivo, senza sentire e vedere dove volgiamo arrivare, è facile perdersi. Alla prima curva, al primo vicolo cieco smarriamo la via principale.
Per capire questo concetto chiudi gli occhi e immagina una strada: le deviazioni, i tornanti, gli incroci non ti permettono di vedere subito dove vuoi arrivare.
Per raggiungere la bandierina devi conoscere il percorso e verificarlo, per questo è necessaria la pianificazione. Quando sai dove andare, pianificare è più semplice e diventa più facile costruire una strategia.
La mancanza di chiarezza
Un elemento che aumenta le difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi è la confusione, la mancanza di chiarezza. Presi dalla frenesia della vita di tutti i giorni che ci catapulta nel caos, perdiamo di vista gli step da compiere per realizzare i nostri buoni propositi.
Se stiamo vivendo un momento di ansia e proviamo emozioni contrastanti, queste prendono il sopravvento e ci mettono alla prova.
Per capire come pianificare la vita personale impariamo a fare chiarezza sulla strada da intraprendere, a definire i passaggi da compiere, a dare linearità al percorso con una buona organizzazione.
La mancanza di motivazione
Un punto connesso al fallimento e all’abbandono del buon proposito è la mancanza di motivazione: non abbiamo la scintilla che ci spinge ad agire. Che cosa ci motiva?
Secondo le ricerche del professore Arthur Brooks dell’Università di Harvard svolte su un campione di popolazione, circa il 6% delle persone riesce a mantenere il focus sull’obiettivo e perseguirlo. Il restante 94% tende a distanza di poco tempo a lasciar andare l’obiettivo perché perde la motivazione.
Nella fase di pianificazione e definizione degli obiettivi, la motivazione è la spinta, è il perché interiore e viscerale.
Il problema è che spesso, quando cerchiamo di capire come pianificare le attività, la prima domanda che ci poniamo è “Come posso fare?” quando dovremmo chiederci sin da subito “Perché lo voglio fare?”.
Se abbiamo una risposta chiara sul perché vogliamo raggiungere un obiettivo, il come sarà una conseguenza.
C’è un altro aspetto importante sulla motivazione: quando questa è connessa non solo al nostro benessere ma anche a quello degli altri, è più facile raggiungere gli obiettivi.
Ci deve essere utilità per noi e per le altre persone, per la Comunità nella quale viviamo e lavoriamo.
La mancanza di coerenza con i valori
Quando il raggiungimento degli obiettivi non è legato alla nostra sfera valoriale, il fallimento è dietro l’angolo.
La coerenza con i valori è fondamentale: quando scegliamo un obiettivo lo dobbiamo sentire, lo dobbiamo volere a livello interiore.
Chiediamoci: cosa porta di buono e di bello nella nostra vita questo obiettivo? E nelle vite delle altre persone?
I valori sono parte del metodo di pianificazione.
La mancanza di tangibilità
Molte volte scegliamo obiettivi troppo grandi o che sappiamo già, a priori, che sono impossibili da raggiungere.
Nella fase di pianificazione possiamo scegliere con cura obiettivi realistici, specifici, collegati a noi (dobbiamo avere potere sull’obiettivo), concreti e misurabili.
Teniamo in considerazione anche i fattori esterni e ambientali che possono influenzare la realizzazione degli obiettivi. Pianificare serve a dare concretezza alle azioni.

Come pianificare il tuo obiettivo: il fattore tempo
L’obiettivo che hai scritto sul tuo foglietto di carta può sembrarti gigante. Magari lo è per davvero.
Cosa puoi fare per pianificare il suo raggiungimento senza farti prendere dall’ansia?
Spacchettalo, dividilo in tanti pezzetti, in micro-obiettivi più semplici da raggiungere: la pianificazione degli obiettivi intermedi è la chiave di volta per realizzare quello finale, più grande e anche più soddisfacente.
Pianificare è un modo per visualizzare gli eventuali limiti che ostacolano, lungo il percorso, il raggiungimento del tuo obiettivo.
Attraverso la pianificazione abbiamo l’opportunità di calendarizzare il raggiungimento dell’obiettivo e dare una definizione temporale alla sua realizzazione.
Avrai così una pianificazione di breve, medio e lungo termine in base alla cadenza che hai fissato sul tuo calendario. Ecco qualche esempio:
· voglio leggere cinque manuali di crescita personale entro il 30 giugno di questo anno,
· voglio consegnare il progetto al titolare il 20 aprile di questo anno,
· voglio perdere tre kg in sei mesi a partire da oggi.
Puoi poi rivedere la pianificazione di lungo termine durante il percorso, perché i tuoi bisogni e le motivazioni potrebbero cambiare.
Nel contesto della pianificazione il fattore tempo gioca un ruolo centrale: impara a definire il quando.
L’organizzazione necessaria per raggiungere il tuo obiettivo può essere agevolata dalla presenza di un’agenda: i buoni pianificatori hanno agende cartacee private e supporti digitali condivisi con i collaboratori per facilitare la pianificazione degli obiettivi personali e aziendali.
Crea scadenze, step intermedi e notifiche per ogni tipologia di obiettivo. Se necessario pianifica anche su supporti differenti, diversifica le agende, gli strumenti e i tool per la pianificazione.
Per realizzare i tuoi obiettivi:
· scrivili su un foglio per imprimerli nella mente,
· dichiarali al mondo per mantenere la promessa,
· scegli il tuo metodo di pianificazione per determinare la direzione.
Supera i tuoi limiti e raggiungi il tuo obiettivo: vediamo insieme come pianificare durante un percorso di coaching.
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